Tessere cd, intelaiare musica, tramare film ... aiuto, ci si perdeeeeee!!!! Vedremo come andrà a finire ...
SOTTOTITOLO: SEMPLICEMENTE, BASTONE DELLA PIOGGIA La voce dei bambini Caldo, grande caldo, enormissimo (anche se non si può dire) caldo!!! Dopo il caldone di settimana scorsa e il tema di questa settimana, che è il deserto, potevamo non invocare un po' di pioggia bagnata (anche questo, forse, non si può dire ...)??? E allora, con rotoli Scottex, riso, carta colorata o disegnata da noi e tanto impegno ... abbiamo creato i bastoni della pioggia. Che bello, una volta creati, ascoltare il loro suono ... sembra proprio acqua che scende!!! P.S.: Comunque sia, non si sa come e non si sa perché, è da una settimana che piove ... La parola alla psicopedagogista
La magia dei suoni, la loro forza energetica, le loro possibilità evocative ... Lo scrosciare della pioggia, il flusso melodico dell'acqua corrente, il movimento di andata e ritorno delle onde, della risacca. Un tempo pare che il bastone della pioggia, in virtù del suono rilassante che da esso emana, fosse usato per curare le malattie del sistema nervoso. Per i bambini è semplicemente un piacere con un semplice gesto produrre e ascoltare la pienezza del suo suono, continuo, graduale e amplificato. Questo fa stare bene e rinascere, come tutto ciò che la Natura ci regala. Anche i nostri prodotti, i nostri artefatti possono farci stare bene, se comunque ascoltiamo la Natura nei suo molteplici modi di esprimersi P.S.: Sembra che in Oceania il bastone della pioggia venisse utilizzato nell'assemblea degli anziani per dare la parola a chi ne faceva richiesta ... Da suggerire per le riunioni di grandi e bambini!!!! Vi ricordate The Monkey Puzzle, la storia degli animali nella giungla? Bene. Ad un certo punto della storia si incontra un ragno ... E cosa fa nella vita un ragno, se non tessere la sua tela? Ci abbiamo provato anche noi a tessere delle tele colorate, utilizzando una tecnica con pastelli ad olio e acquerelli. Ecco a voi il risultato ... Belle, vero???
SOTTOTITOLO: QUANDO LE "PUNIZIONI" FANNO RIDERE ... La voce dei bambini Le cose sono andate così: per finta qualcuno di noi è salito sul treno senza biglietto, per finta Luca ci ha dato una multa molto spiritosa ... e ci siamo così divertiti, che alla fine tutti erano in coda perché volevano la loro multa personale!!!! Ecco la prima multa:"Treno S8 10842
Signor Emanuele Nonloso Residente a: Casa Sua, viale dita dal naso 2 Sorpreso senza biglietto, salito ad Arcore per Olgiate Multa di €200, se non paga entro un anno se lo portiamo via nel nostro carcere per bimbi senza biglietto localizzato a Scherzate sul Serio" Tante, tantissime risateeeeeee!!! La parola alla psicopedagogista Nella vita, per fortuna, sono poche le cose sulle quali ci sia poco da ridere ... Una di queste è senza dubbio la sanzione! Ma a volte, scherzando si impara, si comprende che certe azioni hanno necessariamente un effetto, che le regole esistono e hanno una loro importanza, che si può ridere proprio per capire che parliamo di una cosa seria. Si è seri quando si ride e si può a volte ridere quando si è seri ... questo non genera confusione, i bambini sanno perfettamente cos'è una multa e qual è la sua funzione, ma proprio per questo si può riflettere in modo sdrammatizzante sul significato delle regole e delle limitazioni. Attenzione, perché ne arriveranno altre di multe ... :-D Roberta SOTTOTITOLO: LA STAZIONE DEL VILLAGGIO La voce dei bambini Tra Matisse e Rousseau, un po' di gioco ... Su idea del nostro amico Luca, abbiamo allestito una specie di stazione, con tanto di panchina per aspettare il treno, di posti per i passeggeri, ma anche di biglietti e tabelloni orari ... Intanto, abbiamo imparato una cosa importante, cioè che prendere il treno ... non è per niente facile!!! Mamma e papà di solito ci portano e fanno tutto loro, ma bisogna controllare il biglietto, andare a vedere le fermate sul tabellone di carta, confrontarle con il tabellone elettronico (noi non ce l'avevamo, ma abbiamo fatto finta ...). Insomma, mica si sale sul primo treno e basta ...!!!! E poi Luca ci ha fatto tanto divertire con le sue multe ... ma di questo parleremo un'altra volta!
La parola alla psicopedagogista Qualsiasi contesto può offrire opportunità di apprendimento, non solo quello scolastico. Certamente, non avevamo in mente di insegnare ai bambini come utilizzare uno strumento molto difficile da decodificare e comprendere, come la tabella a doppia entrata dell'orario dei treni! Ma far capire ai bambini che la maggior parte delle azioni che compiamo non sono frutto di improvvisazioni, ma che, al contrario, richiedono un piano e una certa organizzazione, può essere utile in quanto stimola un atteggiamento meno impulsivo e più strategico. Tutto questo è utile anche per affrontare la giungla ... Utile sì, ma anche estremamente divertente ...!!! PS: parleremo anche di multe Roberta La voce dei bambini Ieri abbiamo letto questo E' la storia di una scimmia che, aiutata da una farfalla a cercare la sua mamma nella giungla, incontra diversi animali. E' una bella storia, perché abbiamo fatto conoscenza anche noi di questi animali e perché abbiamo imparato tante paroline nuove in inglese.
Certo che la giungla ... mamma mia che bella, mamma mia che paura ... La parola alla psicopedagogista Come non ricordarsi del Libro della Giungla o, visto che siamo poliglotti, di The Jungle Book? La sua storia ha appassionato piccoli e grandi ... Una storia di avventure verso l'emancipazione, di rispetto della natura, di crescita di legami forti, duraturi e sinceri ... Davvero tanta, tanta roba! Ma abbandoniamo per un attimo la storia e pensiamo all'ambiente, alla giungla, appunto ... Perché affascina così tanto i bambini? Che significati psicologici possiamo trovare nella profonda curiosità che i bambini manifestano quando si parla di scimmie che saltano da un ramo all'altro, di pappagalli, di serpenti che compaiono improvvisamente, di tigri ...? Eh si, le tigri! Per non parlare del fitto intreccio di alberi, di rami, di liane, quelle che facevano saltare Tarzan da un albero all'altro. La giungla rappresenta il fascino dell'avventura, del nuovo che non si conosce e che attrae ma, nello stesso tempo, fa paura. E' un concentrato delle più ataviche paure che l'umanità si porta appresso fin dalla notte dei tempi paura di essere divorato, di perdersi, di rimanere vittima di tranelli, ma anche paura del buio, della notte, di cosa può succedere quando perdiamo il controllo della situazione. Se fosse solo questo, però, non si spiegherebbe il motivo di tanto successo. La giungla è un esame di forza, è un banco di prova dove mettersi continuamente in gioco per sfidare non tanto gli altri, quanto, appunto le nostre paure, incertezze, fragilità. E, nel magico mondo che sta in mezzo al pianeta realtà e al pianeta fantasia, di solito si assapora lentamente il gusto della vittoria ... non di una vittoria banale e scontata, e neanche di una vittoria finalizzata ad annientare gli altri. Ma una vittoria più vera, più forte, perché raggiunta attraverso le battaglie vinte sulle proprie paure e attraverso l'aiuto della natura amica, degli animali amici, della collaborazione di tutti. Una vittoria che fa crescere, che ci cambia dentro. Forte come l'ebano, profumata come il sandalo e dolce com un fico (nella giungla ci sono, ma meglio non andarci da soli ... :-) ) Roberta SOTTOTITOLO: LA GIUNGLA DI HENRI ROUSSEAU La voce dei bambini Ci stiamo lavorando seriamente ... questa è la settimana della giungla e abbiamo conosciuto Henri Rousseau, un pittore francese che aveva l'abitudine di dipingere un po' come dipingiamo noi ... questo però ve lo spiegheranno dopo gli psicologi, per carità ... E allora, dopo aver visto i suoi fantastici quadri, ci siamo messi all'opera con acquarelli e pennelli e .... vai con lo sfondo della giungla!!! E poi, con pennelli tempere di vari colori abbiamo dipinto gli alberi e gli animali ... La parola alla psicopedagogista
Henri Rousseau, di professione doganiere e pittore per caso ... o, almeno, queste furono le accuse e i dileggi che gli rivolsero i critici di allora, i quali non mancarono di deridere le sue opere degli ambienti naturali esotici, considerandole prive di valore tecnico e di fondamento con la realtà. Sono proprio gli aspetti più criticati della pittura di Rousseau, ovvero la mancanza di proporzioni, l'assenza di prospettiva, la bidimensionalità, i colori irreali ... a farcelo sentire ... amico dei bambini!!! Sì, perché i bambini, quando si imbattono fin dalla più tenera età nel disegno, raffigurano la realtà proprio nel modo in cui la rappresentava l'amico Henri. Una realtà da favola, di impatto emotivo, incurante delle logiche lineari e razionali del tempo e dello spazio, ma tutta protesa a sviluppare sproporzionati intrecci di colori e di fantasie. La giungla, quindi, liane, animali, fiori ... La giungla con il suo fascino, il suo mistero, le sue paure ... Una realtà un po' così, una realtà decisamente naif ... E a noi bambini, di adesso e di allora, in barba ai criticoni tutto questo piace. Eccome se piace!!!! Sottotitolo: per ridere un po' ...
ECCO UNA PERLA, ANZI UNA BIGLIA, DEL NOSTRO MITICO MARCO: C'erano due biglie vicino ad una scala. Una biglia dice all'altra: "attenta al gradino" E l'altra risponde: "Quale gra ... din din din din din E bravo Marco, futuro da Zelig assicurato!!!! Tra mari da colorare, collage matissiani (si dice così?) da esplorare, partite a calcetto e barzellette volanti ... un po' di relax, please!!! Ecco la nostra stanzetta ... Perché, come dicono quei bizzarri psicologi di Zorba, tutti noi abbiamo bisogno di "decomprimere emotivamente" (ma come diavolo parlano questi ...??????), di staccare la spina, di riposare ascoltando qualche bella storia e ... perché no ... lasciandoci sfuggire qualche piccola capriola di tanto in tanto ...
Silenzio, please! La voce dei bambiniIn questi giorni abbiamo conosciuto Matisse, un pittore famoso che non c'è più ma che è stato, almeno ci dicono, molto famoso, e abbiamo provato a fare come lui quando è diventato vecchio, cioè abbiamo sperimentato il metodo del collage per riempire il nostro mare. Abbiamo quindi preso dei cartoncini colorati e li abbiamo ritagliati, creando le sagome di pesci, alghe e tutto ciò che sta nel mare Alla fine, abbiamo incollato il tutto e creato un bellissimo collage ... un collage fatto da noi, proprio da noi ma tutti insieme!!!! La parola della psicopedagogistaForse non tutti sanno che Matisse trascorse gli ultimi anni della sua vita da disabile su una sedia a rotelle. Impossibilitato a dipingere come aveva sempre fatto sino ad allora, canalizzò tutto il suo enorme potenziale creativo in una tecnica per lui insolita, quella del collage. Creò in tal modo opere formidabili, che contrassegnarono quella che egli definì une seconde vie, una seconda vita, dimostrando come si possa far fronte alle avversità reinventandosi e dando una nuova forma alla propria energia vitale.
Ci è piaciuta l'idea di proporre ai bambini questa tecnica (peraltro molto simili a quella utilizzata per il logo del Talent Village ...), dando loro la possibilità di giocare liberamente con le forme, i colori e con le loro posizioni nello spazio. Eh sì ... perché non c'è un solo, unico modo di creare, ma differenti traiettorie che si incontrano nella diversità di ognuno di noi. Allora nasce qualcosa di nuovo, di magico, di unico, creato da tutti insieme, perché non crediamo nello stereotipo del genio isolato ed incompreso, ma siamo convinti che la creatività possa essere frutto di un lavoro cooperativo. Tutto questo per crescere insieme, per dare vita a nuove idee e a nuove storie. Per dar vita, insomma, ad une seconde vie! Roberta S. |
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