La voce dei bambini
In questi giorni abbiamo conosciuto Matisse, un pittore famoso che non c'è più ma che è stato, almeno ci dicono, molto famoso, e abbiamo provato a fare come lui quando è diventato vecchio, cioè abbiamo sperimentato il metodo del collage per riempire il nostro mare.
Abbiamo quindi preso dei cartoncini colorati e li abbiamo ritagliati, creando le sagome di pesci, alghe e tutto ciò che sta nel mare
Alla fine, abbiamo incollato il tutto e creato un bellissimo collage ... un collage fatto da noi, proprio da noi ma tutti insieme!!!!
La parola della psicopedagogista
Forse non tutti sanno che Matisse trascorse gli ultimi anni della sua vita da disabile su una sedia a rotelle. Impossibilitato a dipingere come aveva sempre fatto sino ad allora, canalizzò tutto il suo enorme potenziale creativo in una tecnica per lui insolita, quella del collage. Creò in tal modo opere formidabili, che contrassegnarono quella che egli definì une seconde vie, una seconda vita, dimostrando come si possa far fronte alle avversità reinventandosi e dando una nuova forma alla propria energia vitale.
Ci è piaciuta l'idea di proporre ai bambini questa tecnica (peraltro molto simili a quella utilizzata per il logo del Talent Village ...), dando loro la possibilità di giocare liberamente con le forme, i colori e con le loro posizioni nello spazio. Eh sì ... perché non c'è un solo, unico modo di creare, ma differenti traiettorie che si incontrano nella diversità di ognuno di noi. Allora nasce qualcosa di nuovo, di magico, di unico, creato da tutti insieme, perché non crediamo nello stereotipo del genio isolato ed incompreso, ma siamo convinti che la creatività possa essere frutto di un lavoro cooperativo. Tutto questo per crescere insieme, per dare vita a nuove idee e a nuove storie. Per dar vita, insomma, ad une seconde vie!
Roberta S.
Ci è piaciuta l'idea di proporre ai bambini questa tecnica (peraltro molto simili a quella utilizzata per il logo del Talent Village ...), dando loro la possibilità di giocare liberamente con le forme, i colori e con le loro posizioni nello spazio. Eh sì ... perché non c'è un solo, unico modo di creare, ma differenti traiettorie che si incontrano nella diversità di ognuno di noi. Allora nasce qualcosa di nuovo, di magico, di unico, creato da tutti insieme, perché non crediamo nello stereotipo del genio isolato ed incompreso, ma siamo convinti che la creatività possa essere frutto di un lavoro cooperativo. Tutto questo per crescere insieme, per dare vita a nuove idee e a nuove storie. Per dar vita, insomma, ad une seconde vie!
Roberta S.