Oggi abbiamo iniziato il mini laboratorio di cakedesign ... Guardate un po' che roba!!!!
Questi pesciolini sono talmente belli che piacciono anche a ... chi non ama il pesce!!!
SOTTOTITOLO: LA CREATIVITA' VIEN MANGIANDO!!!
Oggi abbiamo iniziato il mini laboratorio di cakedesign ... Guardate un po' che roba!!!! Questi pesciolini sono talmente belli che piacciono anche a ... chi non ama il pesce!!! La voce dei bambini Siamo andati a zonzo per lo spazio e poi ... siamo ritornati con i piedi per terra!!! Cara, amata terra! Ti amiamo così tanto che abbiamo deciso di inventarci un gioco ... un po' particolare! Abbiamo creato un albergo, anzi ... un hotel di lusso, con un tavolo per tetto e dei fogli colorati per il pavimento (ma possono essere anche dei tavoli o dei letti ...) E poi ci siamo pure inventati un nome!!!! Poi, naturalmente, abbiamo creato dei soldi rigorosamente finti, abbiamo fatto quelli che i grandi chiamano preventivi, e abbiamo pure costruito le chiavi delle stanze BENVENUTI NEL NOSTRO SUPER HOTEL, SI ACCETTANO PRENOTAZIONI!!! Il nostro regolamento prevede che: - non entrino i cani (quelli li mandiamo nello spazio) - per avere le camere dovete pagare - potete pure mangiare al ristorante BUONA VACANZA!!! La parola alla psicopedagogista
Chi vi scrive, prima di diventare psicopedagogista, è stata bambina. Stupiti? Non credo, si conservano ancora oggi delle tracce più che evidenti ... Da piccola, appena potevo, scappavo da casa, facevo un piano di corsa e mi attaccavo al campanello della zia Giuseppina, una donnona mai davvero cresciuta fino in fondo. Lei mi aspetta, sapendo che di lì a poco si sarebbe ritrovata la cucina completamente rinnovata e trasformata. Il mio gioco preferito, infatti, consisteva nel creare con le sedie un perimetro ad uso abitativo: quella era la mia casetta, dove, sotto lo sguardo compiaciuto della suddetta zia, cucinavo, riordinavo, facevo le pulizie ... insomma, anticipavo nei tempi quello che poi avrei odiato da adulta ... ma questa è un'altra storia! Mi bastava questo, ai bambini basta questo ... Spesso nella scuola si parla di gioco simbolico, descrivendolo come gioco di finzione che i bambini fanno utilizzando oggetti miniaturizzati del mondo adulto: cucinette a gas, pentolini, lettini, telefonini ... tutto con il finale rigorosamente in "ini", ma ... decisamente importato dal mondo degli adulti ...! Dobbiamo pensare, però, che il vero gioco simbolico ha luogo non quando offriamo ai bambini oggetti prestrutturati, sicuramente belli, ma già predefiniti nelle loro modalità d'uso. Possono servire, certo, a bambini e ad adulti perché piacciono, e, soprattutto, all'industria del giocattolo!!! Il vero gioco simbolico è quello che fa sì che magicamente il manico di una scopa si trasformi in un cavallo bianco, un bottone in un omino (due bottoni possono essere amici, tanti bottoni sono una comunità), un telefono in un phon per i capelli. E allora, proviamo anche noi adulti ad unire le sedie, a metterci sotto un tavolo e a prendere prenotazioni ... potremmo quasi scoprire che di qualche giocattolo se ne può fare anche a meno! Roberta S. La voce dei bambini Wowwwwwww!!!! Che meraviglia parlare di spazio!!!!!! Uno di noi ha portato un libro bellissimo, lo abbiamo sfogliato ... Abbiamo imparato cosa sono le galassie, le stelle, le costellazioni, i pianeti e le comete (si, ci sono pure loro anche se fa caldo ...) Poi, via libera alla nostra fantasia e ... giù con i disegni!!! La parola alla psicopedagogista.
Mondi lontani, mondi irraggiungibili fisicamente, ma che la forza dell'immaginazione e i set cinematografici hanno reso vicini ... Tutto ciò che è stellare evoca vissuti legati all'ignoto, all'immensamente inimmaginabile, ma anche alle estreme vette dell'avventura ... Non si può pensare allo spazio se non come a qualcosa di fortemente legato alle figure dei supereroi, quelli che con i loro superpoteri ma anche con le loro emozioni che li rendono umani e facilmente avvicinabili, popolano il nostro immaginario collettivo. Quale bambino non vorrebbe essere come loro? Quale bambino non rimane affascinato dalla sfida del pensare ciò che è ignoto con gli strumenti del noto, di padroneggiare il lontano rendendolo vicino? Allora, se così è, non dobbiamo stupirci se nei disegni troviamo una commistione magica di aspetti pseudoscientificamente fantastici o fantasticamente pseudoscientifici, di elementi conosciuti e di elementi solamente immaginati: la terra come un gomitolo di lana, il cagnolino che si avventura in una strana galassia (forse è un parente di Laika), di oggetti strani che volano insieme. E quanto stupore negli occhi dei bambini in questo loro disegnare ... Insomma, delle rappresentazioni dello spazio ... davvero spaziali!!!! Tessere cd, intelaiare musica, tramare film ... aiuto, ci si perdeeeeee!!!! Vedremo come andrà a finire ...
SOTTOTITOLO: SEMPLICEMENTE, BASTONE DELLA PIOGGIA La voce dei bambini Caldo, grande caldo, enormissimo (anche se non si può dire) caldo!!! Dopo il caldone di settimana scorsa e il tema di questa settimana, che è il deserto, potevamo non invocare un po' di pioggia bagnata (anche questo, forse, non si può dire ...)??? E allora, con rotoli Scottex, riso, carta colorata o disegnata da noi e tanto impegno ... abbiamo creato i bastoni della pioggia. Che bello, una volta creati, ascoltare il loro suono ... sembra proprio acqua che scende!!! P.S.: Comunque sia, non si sa come e non si sa perché, è da una settimana che piove ... La parola alla psicopedagogista
La magia dei suoni, la loro forza energetica, le loro possibilità evocative ... Lo scrosciare della pioggia, il flusso melodico dell'acqua corrente, il movimento di andata e ritorno delle onde, della risacca. Un tempo pare che il bastone della pioggia, in virtù del suono rilassante che da esso emana, fosse usato per curare le malattie del sistema nervoso. Per i bambini è semplicemente un piacere con un semplice gesto produrre e ascoltare la pienezza del suo suono, continuo, graduale e amplificato. Questo fa stare bene e rinascere, come tutto ciò che la Natura ci regala. Anche i nostri prodotti, i nostri artefatti possono farci stare bene, se comunque ascoltiamo la Natura nei suo molteplici modi di esprimersi P.S.: Sembra che in Oceania il bastone della pioggia venisse utilizzato nell'assemblea degli anziani per dare la parola a chi ne faceva richiesta ... Da suggerire per le riunioni di grandi e bambini!!!! Vi ricordate The Monkey Puzzle, la storia degli animali nella giungla? Bene. Ad un certo punto della storia si incontra un ragno ... E cosa fa nella vita un ragno, se non tessere la sua tela? Ci abbiamo provato anche noi a tessere delle tele colorate, utilizzando una tecnica con pastelli ad olio e acquerelli. Ecco a voi il risultato ... Belle, vero???
SOTTOTITOLO: LA GIUNGLA DI HENRI ROUSSEAU La voce dei bambini Ci stiamo lavorando seriamente ... questa è la settimana della giungla e abbiamo conosciuto Henri Rousseau, un pittore francese che aveva l'abitudine di dipingere un po' come dipingiamo noi ... questo però ve lo spiegheranno dopo gli psicologi, per carità ... E allora, dopo aver visto i suoi fantastici quadri, ci siamo messi all'opera con acquarelli e pennelli e .... vai con lo sfondo della giungla!!! E poi, con pennelli tempere di vari colori abbiamo dipinto gli alberi e gli animali ... La parola alla psicopedagogista
Henri Rousseau, di professione doganiere e pittore per caso ... o, almeno, queste furono le accuse e i dileggi che gli rivolsero i critici di allora, i quali non mancarono di deridere le sue opere degli ambienti naturali esotici, considerandole prive di valore tecnico e di fondamento con la realtà. Sono proprio gli aspetti più criticati della pittura di Rousseau, ovvero la mancanza di proporzioni, l'assenza di prospettiva, la bidimensionalità, i colori irreali ... a farcelo sentire ... amico dei bambini!!! Sì, perché i bambini, quando si imbattono fin dalla più tenera età nel disegno, raffigurano la realtà proprio nel modo in cui la rappresentava l'amico Henri. Una realtà da favola, di impatto emotivo, incurante delle logiche lineari e razionali del tempo e dello spazio, ma tutta protesa a sviluppare sproporzionati intrecci di colori e di fantasie. La giungla, quindi, liane, animali, fiori ... La giungla con il suo fascino, il suo mistero, le sue paure ... Una realtà un po' così, una realtà decisamente naif ... E a noi bambini, di adesso e di allora, in barba ai criticoni tutto questo piace. Eccome se piace!!!! |
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