La voce dei bambini
Ieri abbiamo letto questo
Ieri abbiamo letto questo
E' la storia di una scimmia che, aiutata da una farfalla a cercare la sua mamma nella giungla, incontra diversi animali. E' una bella storia, perché abbiamo fatto conoscenza anche noi di questi animali e perché abbiamo imparato tante paroline nuove in inglese.
Certo che la giungla ... mamma mia che bella, mamma mia che paura ...
La parola alla psicopedagogista
Come non ricordarsi del Libro della Giungla o, visto che siamo poliglotti, di The Jungle Book? La sua storia ha appassionato piccoli e grandi ... Una storia di avventure verso l'emancipazione, di rispetto della natura, di crescita di legami forti, duraturi e sinceri ... Davvero tanta, tanta roba! Ma abbandoniamo per un attimo la storia e pensiamo all'ambiente, alla giungla, appunto ... Perché affascina così tanto i bambini? Che significati psicologici possiamo trovare nella profonda curiosità che i bambini manifestano quando si parla di scimmie che saltano da un ramo all'altro, di pappagalli, di serpenti che compaiono improvvisamente, di tigri ...? Eh si, le tigri! Per non parlare del fitto intreccio di alberi, di rami, di liane, quelle che facevano saltare Tarzan da un albero all'altro.
La giungla rappresenta il fascino dell'avventura, del nuovo che non si conosce e che attrae ma, nello stesso tempo, fa paura. E' un concentrato delle più ataviche paure che l'umanità si porta appresso fin dalla notte dei tempi paura di essere divorato, di perdersi, di rimanere vittima di tranelli, ma anche paura del buio, della notte, di cosa può succedere quando perdiamo il controllo della situazione. Se fosse solo questo, però, non si spiegherebbe il motivo di tanto successo. La giungla è un esame di forza, è un banco di prova dove mettersi continuamente in gioco per sfidare non tanto gli altri, quanto, appunto le nostre paure, incertezze, fragilità. E, nel magico mondo che sta in mezzo al pianeta realtà e al pianeta fantasia, di solito si assapora lentamente il gusto della vittoria ... non di una vittoria banale e scontata, e neanche di una vittoria finalizzata ad annientare gli altri. Ma una vittoria più vera, più forte, perché raggiunta attraverso le battaglie vinte sulle proprie paure e attraverso l'aiuto della natura amica, degli animali amici, della collaborazione di tutti.
Una vittoria che fa crescere, che ci cambia dentro. Forte come l'ebano, profumata come il sandalo e dolce com un fico (nella giungla ci sono, ma meglio non andarci da soli ... :-) )
Roberta
Certo che la giungla ... mamma mia che bella, mamma mia che paura ...
La parola alla psicopedagogista
Come non ricordarsi del Libro della Giungla o, visto che siamo poliglotti, di The Jungle Book? La sua storia ha appassionato piccoli e grandi ... Una storia di avventure verso l'emancipazione, di rispetto della natura, di crescita di legami forti, duraturi e sinceri ... Davvero tanta, tanta roba! Ma abbandoniamo per un attimo la storia e pensiamo all'ambiente, alla giungla, appunto ... Perché affascina così tanto i bambini? Che significati psicologici possiamo trovare nella profonda curiosità che i bambini manifestano quando si parla di scimmie che saltano da un ramo all'altro, di pappagalli, di serpenti che compaiono improvvisamente, di tigri ...? Eh si, le tigri! Per non parlare del fitto intreccio di alberi, di rami, di liane, quelle che facevano saltare Tarzan da un albero all'altro.
La giungla rappresenta il fascino dell'avventura, del nuovo che non si conosce e che attrae ma, nello stesso tempo, fa paura. E' un concentrato delle più ataviche paure che l'umanità si porta appresso fin dalla notte dei tempi paura di essere divorato, di perdersi, di rimanere vittima di tranelli, ma anche paura del buio, della notte, di cosa può succedere quando perdiamo il controllo della situazione. Se fosse solo questo, però, non si spiegherebbe il motivo di tanto successo. La giungla è un esame di forza, è un banco di prova dove mettersi continuamente in gioco per sfidare non tanto gli altri, quanto, appunto le nostre paure, incertezze, fragilità. E, nel magico mondo che sta in mezzo al pianeta realtà e al pianeta fantasia, di solito si assapora lentamente il gusto della vittoria ... non di una vittoria banale e scontata, e neanche di una vittoria finalizzata ad annientare gli altri. Ma una vittoria più vera, più forte, perché raggiunta attraverso le battaglie vinte sulle proprie paure e attraverso l'aiuto della natura amica, degli animali amici, della collaborazione di tutti.
Una vittoria che fa crescere, che ci cambia dentro. Forte come l'ebano, profumata come il sandalo e dolce com un fico (nella giungla ci sono, ma meglio non andarci da soli ... :-) )
Roberta