Tessere cd, intelaiare musica, tramare film ... aiuto, ci si perdeeeeee!!!! Vedremo come andrà a finire ...
Tessere cd, intelaiare musica, tramare film ... aiuto, ci si perdeeeeee!!!! Vedremo come andrà a finire ...
Vi ricordate The Monkey Puzzle, la storia degli animali nella giungla? Bene. Ad un certo punto della storia si incontra un ragno ... E cosa fa nella vita un ragno, se non tessere la sua tela? Ci abbiamo provato anche noi a tessere delle tele colorate, utilizzando una tecnica con pastelli ad olio e acquerelli. Ecco a voi il risultato ... Belle, vero???
SOTTOTITOLO: LA GIUNGLA DI HENRI ROUSSEAU La voce dei bambini Ci stiamo lavorando seriamente ... questa è la settimana della giungla e abbiamo conosciuto Henri Rousseau, un pittore francese che aveva l'abitudine di dipingere un po' come dipingiamo noi ... questo però ve lo spiegheranno dopo gli psicologi, per carità ... E allora, dopo aver visto i suoi fantastici quadri, ci siamo messi all'opera con acquarelli e pennelli e .... vai con lo sfondo della giungla!!! E poi, con pennelli tempere di vari colori abbiamo dipinto gli alberi e gli animali ... La parola alla psicopedagogista
Henri Rousseau, di professione doganiere e pittore per caso ... o, almeno, queste furono le accuse e i dileggi che gli rivolsero i critici di allora, i quali non mancarono di deridere le sue opere degli ambienti naturali esotici, considerandole prive di valore tecnico e di fondamento con la realtà. Sono proprio gli aspetti più criticati della pittura di Rousseau, ovvero la mancanza di proporzioni, l'assenza di prospettiva, la bidimensionalità, i colori irreali ... a farcelo sentire ... amico dei bambini!!! Sì, perché i bambini, quando si imbattono fin dalla più tenera età nel disegno, raffigurano la realtà proprio nel modo in cui la rappresentava l'amico Henri. Una realtà da favola, di impatto emotivo, incurante delle logiche lineari e razionali del tempo e dello spazio, ma tutta protesa a sviluppare sproporzionati intrecci di colori e di fantasie. La giungla, quindi, liane, animali, fiori ... La giungla con il suo fascino, il suo mistero, le sue paure ... Una realtà un po' così, una realtà decisamente naif ... E a noi bambini, di adesso e di allora, in barba ai criticoni tutto questo piace. Eccome se piace!!!! La voce dei bambiniIn questi giorni abbiamo conosciuto Matisse, un pittore famoso che non c'è più ma che è stato, almeno ci dicono, molto famoso, e abbiamo provato a fare come lui quando è diventato vecchio, cioè abbiamo sperimentato il metodo del collage per riempire il nostro mare. Abbiamo quindi preso dei cartoncini colorati e li abbiamo ritagliati, creando le sagome di pesci, alghe e tutto ciò che sta nel mare Alla fine, abbiamo incollato il tutto e creato un bellissimo collage ... un collage fatto da noi, proprio da noi ma tutti insieme!!!! La parola della psicopedagogistaForse non tutti sanno che Matisse trascorse gli ultimi anni della sua vita da disabile su una sedia a rotelle. Impossibilitato a dipingere come aveva sempre fatto sino ad allora, canalizzò tutto il suo enorme potenziale creativo in una tecnica per lui insolita, quella del collage. Creò in tal modo opere formidabili, che contrassegnarono quella che egli definì une seconde vie, una seconda vita, dimostrando come si possa far fronte alle avversità reinventandosi e dando una nuova forma alla propria energia vitale.
Ci è piaciuta l'idea di proporre ai bambini questa tecnica (peraltro molto simili a quella utilizzata per il logo del Talent Village ...), dando loro la possibilità di giocare liberamente con le forme, i colori e con le loro posizioni nello spazio. Eh sì ... perché non c'è un solo, unico modo di creare, ma differenti traiettorie che si incontrano nella diversità di ognuno di noi. Allora nasce qualcosa di nuovo, di magico, di unico, creato da tutti insieme, perché non crediamo nello stereotipo del genio isolato ed incompreso, ma siamo convinti che la creatività possa essere frutto di un lavoro cooperativo. Tutto questo per crescere insieme, per dare vita a nuove idee e a nuove storie. Per dar vita, insomma, ad une seconde vie! Roberta S. |
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